giovedì 29 dicembre 2011

Rigassificatore: Una conferenza per chiarire le idee

Ieri nel pieno del periodo festivo, i circoli di Fli e Generazione Futuro Augusta, hanno svolto una conferenza con la presenza del On. Fabio Granata in merito alla sempre "calda" discussione del rigassificatore. Apre la conferenza il sig. Stella che ringrazia gli amici presenti, il prof. Solarino, il prof. Giacinto Franco, alcuni esponenti dei partiti locali e movimenti dei ragazzi, e inizia con una importante riflessione.
Il no al rigassificatore va contro alle posizioni di governo della regione Sicilia che vede appunto in maggioranza anche il FLI, continua Stella << ci sono delle cose che devono andare al di là del partito e dei governi, sono cose che riguardano il nostro territorio che non possono essere subite solo per il fatto che uno si trova nella maggioranza attuale >>. Il no prosegue Stella, deriva da molto lontano precisamente dalla stesura del patto per la chimica sottoscritto da tutti, che doveva essere un rilancio per l'economia della provincia. Il rigassificatore era uno delle ultime voci del documento, e paradossalmente quelle precedenti che vedeva riqualificazione, risanamento, bonifica e assunzioni non sono state completamente toccate. Inoltre anticipa l'interrogazione parlamentare effettuata dal on. Granata alla luce degli ultimi fatti avvenuti nel Polo PetrolChimico.
Da Sinistra: Di Mare, Butera, Stella, Granata, Migneco
Il consigliere comunale Di Mare, ricorda che l'unica mozione presentata in aula per parlare di rigassificatore trova la firma appunto del consigliere FLI, e ricorda ancora che le uniche forze politiche ad essere state contrarie alle compensazioni del rigassificatore erano API e FLI. Continua, che non è il problema del solo rigassificatore ma è come noi ci immaginiamo la nostra terra in futuro, il FLI immagina e auspica una evoluzione del territorio, un cambiamento che non è in contrapposizione con lo sviluppo industriale, dire NO al rigassificatore non è dire NO allo sviluppo industriale. Conclude, ironizzando che la salute di ogni abitante non può essere assolutamente quantizzata, e qualora lo fosse stata è ridicolo “fissarla“ in 242 € ad abitante ( 8mln di compensazioni diviso 33000 abitanti di Augusta ), ringraziando il prof. Solarino e il prof. Giacinto Franco per lo straordinario lavoro che compiono ogni giorno passa la parola al Presidente di GF Peppe Migneco.
Migneco esprime la perplessità dei ragazzi di GF Augusta nell'insediare un impianto di così tanta rilevanza in un luogo che ospita un arsenale militare, un polo petrolchimico ormai obsoleto e privo di manutenzione, un luogo ove il rischio sismico è elevato, un luogo bersaglio di possibili attentati terroristici, <<noi – prosegue Migneco - non vogliamo arrivare ad un pericoloso effetto domino >>.
La parola passa a Butera neo presidente Fli provincia, che ribadisce la linea di Fli nel dialogare e nel confrontarsi con il territorio, l'idea dello sviluppo provinciale deve essere programmato, e quando manca un idea -conclude Butera- tutte le scelte sono fatte sotto certe spinte che FLI non condivide.
Granata inizia l'intervento riflettendo sul perchè molti abbiano cambiato idea cosi improvvisamente in merito al rigassificatore, quali sono stati gli input per cui molti hanno cambiato opinione. Ricorda i referendum tenutosi a Priolo e Melilli che hanno dato un parere schiacciante negativo per il rigassificatore, sia in termini di partecipazione sia in termini di volontà popolare nel non volere un impianto di questo genere, affermando che << le scelte politiche quando convengono non sono mai in sintonia con le volontà popolari, ma sempre con gli interessi economici >> , ricorda inoltre l'interrogazione parlamentare che sarà discussa in parlamento nei primi di Gennaio, non solo per questioni di sicurezza dell'area, ma anche alla silenziosa mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti, al di là di qualche evento catastrofico che è impossibile nascondere. Il primo punto all'ordine del giorno di ogni impegno su questo territorio, continua Granata, << deve essere una bonifica industriale e una bonifica della rada di Augusta, insieme alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti che è una conditio sine qua non per la prosecuzione di un livello decente di presenza industriale sul nostro territorio >>. Tornando al patto per la chimica, Granata, ripete che il rigassificatore era l'ultimo punto del documento consequenziale a tutta una serie di adempimenti che nessuno delle quali è stato osservato, i recentissimi incidenti industriali dimostrano quale è lo stato degli impianti, e si è trattato solo di un banalissimo incidente stradale!
Granata continua << che non è solo il rischio del disastro, ma è anche l'idea di sviluppo che contestiamo >>, i soldi sono spesi male, solo qualche piccola opera è stata effettuata, restauro della porta spagnola, forti Garcia, mentre si moltiplicano gli investimenti industriali con il miraggio occupazionale.
La posizione adottata continua Granata, sicuramente avrà delle ripercussioni nello scenario politico provinciale e regionale. Non nasconde il fatto che tempo fa, il FLI sarebbe potuto entrare in giunta ad Augusta secondo "certe" condizioni, nonostante l'opposizione politica tra i due ex candidati sindaci Stella e Carrubba, ed UNA DELLE CAUSE del "fallimento della trattativa" è proprio l'idea di un diverso sviluppo industriale e il NO fermo da parte del FLI al rigassificatore, perchè << su queste scelte noi giochiamo la nostra coerenza rispetto all'amministrazione>>. Amministrazione che -ricorda Granata - ha votato le compensazioni << questa elemosina di compensazione, ma non è un problema quantitativo, la qualità e la sicurezza della vita non è quantificabile, detto questo è anche offensivo il termine della compensazione rispetto al giro di affari di un impianto del genere >> e chiude ogni possibilità di entrata da parte del FLI in giunta, perchè << noi siamo al di là, noi siamo contro >>.
C’è anche spazio per il confronto e per gli interventi degli autorevoli prof. Solarino e Giacinto Franco. Evidenziano la pericolosità dell’impianto e degli impianti vicini, che come afferma il prof. Giacinto sono di tipo RIR ( rischio industriale rilevante ), e serbatoi che non sono da manutenzionare, ma da buttare giù e costruire ex novo con nuove procedure. Il prof. Solarino fa, inoltre, notare l’incidente di Viareggio che con soli 100 mc di gpl ha distrutto 3 abitazioni, inimmaginabile quello che sarebbe successo se fosse accaduto ad Augusta sia per quanto riguarda il deposito vicino alla stazione, sia per quanto riguarda i serbatoi che dovrebbero contenere milioni di mc di metano liquido e che sarebbero ubicati vicino alla linea ferrata Siracusa-Augusta. Il sig. Meloni attenziona il problema anche al fermo dell’intero porto al passaggio di una gasiera, una nave militare come aggiunge il prof. Giacinto per entrare nel porto avrà bisogno di essere rimorchiata.
Il prof. Giacinto afferma che ormai la Shell s’è defilata, e Garrone e company hanno venduto quasi tutto ai russi, e << noi ci mettiamo i russi dentro a guadagnare sulla nostra pelle >>. La quantità di gas metano in stato aeriforme che sarà stipata nella rada di Augusta tra serbatoi e gasiera è pari a 30 milioni di mc, se succede un incidente – continua il prof. Giacinto – il raggio di azione del disastro arriva a toccare Taormina, non pensiamo che il problema sia strettamente solo nostro, la Nasa ha calcolato la potenza dell’esplosione pari a 20 bombe di Hiroshima e non è poco.
Il sig. Meloni conclude l’incontro auspicando che non siano solo parole, che non rimangano solo conferenze per passare tempo, ma che queste parole si tramutino in fatti responsabili, scelte elettive responsabili.

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